La gestione dei centri sportivi estivi (o “camps”) da parte delle a.s.d. e s.s.d. è un’attività sempre più diffusa, allo scopo di garantire ai bambini e ai ragazzi in età scolare degli spazi di socializzazione e di promuovere le attività sportive praticate dai sodalizi, dando, nel contempo, una risposta alle esigenze dei genitori che lavorano.
Le attività svolte possono essere di natura sportiva ma anche ludica e culturale e, quando offerte per tutta la giornata, comprendono il servizio mensa e/o di assistenza durante i pasti.
In linea di principio, trattandosi di attività operate a fronte di corrispettivi specifici (rette/quote di partecipazione), la natura di tali prestazioni è di tipo commerciale (art. 148, c. 2, T.U.I.R. e art. 4, cc. 3 e 4, DPR 633/1972). Ne deriva che i corrispettivi incassati devono essere assoggettati a IVA, e gli eventuali utili conseguiti concorrono a formare il reddito imponibile del sodalizio.
Qualora l’attività fosse organizzata da una a.s.d. in possesso del solo Codice Fiscale occorrerà verificare che la stessa abbia natura meramente occasionale, nel qual caso potrà essere considerata come “reddito diverso” e non comporterà l’obbligo di apertura della Partita IVA. Obbligo che invece scatterà qualora l’attività sia resa in maniera continuativa, ancorché non abituale, e con organizzazione specifica.
Le medesime valutazioni vanno operate anche a livello di inquadramento dei collaboratori che operano nell’ambito del camp: nella misura in cui l’attività svolta sia di natura sportiva (riconosciuta dal CONI), questi potranno essere inquadrati come istruttori o tecnici sportivi, e potranno beneficiare – fino all’entrata in vigore della c.d. “riforma del lavoro sportivo” – del trattamento agevolato sia ai fini tributari che previdenziali previsto dall’art. 67, c. 1, lett. m) del T.U.I.R. (i c.d. “compensi sportivi”).
Quest’ultimo aspetto rappresenta, nell’ambito dei centri estivi, un elemento di grande delicatezza: accade infatti spesso che, a fianco di istruttori di attività oggettivamente sportive operino, nell’ambito del medesimo centro, anche altre figure di collaboratori che si occupano di attività diverse (attività culturali, preparazione dei pasti, assistenza di base ai bambini ecc.). In tali casi, occorre distinguere l’inquadramento dei collaboratori sportivi dagli altri, con l’ulteriore problematica della gestione di chi svolge sia attività di natura sportiva che altre attività.
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