Dal 01.01.2022 dovrebbe essere esteso l’obbligo di fatturazione elettronica anche:

  • ai forfettari che oggi rappresentano 1,5 milioni di partite IVA.
  • alle associazioni e alle società sportive dilettantistiche che non abbiano superato 65.000 euro di proventi nell’anno precedente
  • alle operazioni sanitarie: ma in questo caso più che un discorso fiscale è un discorso di privacy.

Lo scopo è proprio quello di andare a ridurre i “buchi” di fatture non tracciabili in caso di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria.

Nella giornata dell’8 dicembre 2021 il Comitato dei rappresentanti permanenti ha dato il suo consenso:

  • all’estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche ai contribuenti in regime di flat tax
  • alla possibilità per l’Italia di estendere l’obbligo di fattura elettronica fino al 2024

Ad oggi, non c’è ancora una data certa di avvio del passaggio dal cartaceo alla fatturazione elettronica per i soggetti in regime forfettario e per la Associazioni e Società sportive.

 A livello legislativo i seguenti passi sono i seguenti:

  • ottenere il via libera definitivo in uno dei prossimi Consigli dell’Unione Europea (appunto avvenuto nella riunione del 13.12)
  • pubblicazione del via libera sulla Gazzetta ufficiale comunitaria
  • norma di diritto italiano che inserisce questo obbligo nel nostro ordinamento e qui un’occasione per il Governo è rappresentata dalla legge di bilancio 2022. Potrebbe però avvenire anche con il decreto Milleproroghe.

Visti i passaggi necessari per rendere operativa la fatturazione elettronica anche ai forfettari, verosimilmente, l’entrata in vigore di questa consistente novità non ci sarà dal 1 gennaio 2022 ma in una fase successiva. Si attendono novità in merito.